Mag
Il Rammarico è di Rigore….
Ultima casalinga dell’anno per il Renzino impegnato nel match da dentro o fuori contro l’ Isola per la semifinale di ritorno della coppa Edo Gori.
Bracciali recupera alcuni effettivi della propria rosa ma registra la defezione dell ultimo minuto di Mencarelli oltre che dello squalificato Tiezzi, la formazione che mette in campo è comunque la seguente: Angori tra i pali, linea difensiva composta da Bracciali Bignozzi Palmerini Baccheschi a centrocampo il rientrante Menchetti è affiancato da Iammatteo Bardelli, il lavoro offensivo è affidato al trio Mazzuoccolo, Mattesini Calvani.
Avvio di partita con squadre che si affrontano con rispetto e con la tensione che la fà da padrone, il che mostra una partita che stenta a decollare e a far segnalare azioni degne di nota; a tratti l ‘Isola inscena un buon palleggio ma che poi alla fine non produce risultati con zero a tentativi a rete, il Renzino dalla sua parte mostra invece un eccessivo nervosismo in alcuni dei propri uomini che porta spesso a commettere errori banali specie negli ultimi sedici metri.
Alcuni buoni spunti di Mattesini fanno pensare che quella possa essere la zona giusta per attaccare, ma il tutto avviene in maniera discontinua ed apparte un buon tentativo di Iammatteo con opposizione di Santini anche il Renzino risulta alquanto sterile davanti.
Finire di primo tempo con autentica perla della premiata ditta Arbitro-Guardalinee che non si avvedono di un fuorigioco chilometrico del numero 9 ospite che ringrazia e deposita la palla in rete per lo 0-1 che fa esplodere di rabbia Bignozzi e C.
Reazione rabbiosa dei locali che con Bardelli conquistano una punizione di poco fuori dall’area ma la conclusione di Iammateo è respinta dalla barriera, squadre negli spogliatoi con il risultato di 0-1.
Seconda frazione con l entrata in campo di Tornani al posto di Menchetti e Renzino che alza il tono agonistico dell incontro lasciando poco spazio alle velleità e gettando tutte le proprie forze alla ricerca del pareggio.
Il gioco risulta spezzettato con numerosi falli da una parte e dall’altra il che avvantaggia chi difende non dando spazio al Renzino di trovare continuità offensiva; Iammatteo tenta con una bella conclusione dalla distanza a sbloccare il risultato ma ancora Santini è attento e devia in calcio d angolo.
Ci pensa allora Calvani ad infiammare il pubblico, stessa giocata rispetto alla partita d andata con stesso fallo subito all interno dell area ma questa volta con esito diverso in quanto il rigore viene giustamente concesso, Tornani trasforma l 1-1.
Passano due minuti ed altra giocata da protagonista del Sig Moretti che decreta un rigore a favore dell’Isola per un fallo di Baccheschi che in realtà anticipa di testa lo scaltro avversario che cade a terra, Vicari va dal dischetto ma Angori rimedia al torto subito parando la conclusione.
Ultimi minuti con poche energie da una parte e dall’altra con doppio confronto che si conclude in totale parità e roulette dei rigori a decretare la vincente; epilogo rocambolesco con un Renzino in doppio vantaggio, grazie alle magie di Angori, a due rigori dal termine ma che vede sbagliare i propri bomber Tornani e Calvani, di Baccheschi ad oltranza l errore finale che consegna la finale agli aretini.
Epilogo amaro per i locali che si vedono eliminati da un doppio confronto segnato purtroppo da errori arbitrali gravi; in due sfide così equilibrate 2/3 (penalty negati, subiti e goal da annullare convalidato) errori di questa portata avrebbero messo in difficoltà qualunque squadra, nota positiva che nonostante questo la squadra non sia uscita sconfitta dal campo.
Top Players: ANGORI, TORNANI
vorrei solidarizzare coi miei ex compagni che purtroppo sono arrivati ad un soffio dalla finale di coppa.Faccio ugualmente i complimenti a Bignozzi&c per l’ennesima stagione ad alto livello nonostante gli infortuni dei giocatori e di alcuni seppur bravi arbitri che in certe situazioni “soffrono” un po’ di sudditanza aretina(parere personale).Vincere nn è mai facile ma confermarsi lo è di piu’ e questa squadra ha dimostrato invece di saper stare stabilmente ad alti livelli, frutto di organizzazione ma soprattutto di giocatori dalle qualità tecniche e umane INDISCUTIBILI