Apr
Cinico Renzino
Scontro d’alta quota al Chimera nel Monday night della venticinquesima giornata tra i locali dell’Isola ed il Renzino avanti di due punti; mister Tiezzi ha la rosa al completo e mettendo in campo il consueto 4-4-2 sceglie Angori tra i pali, Bignozzi Baccheschi Mencarelli Maccari in difesa, a centrocampo Bardelli Menchetti con Ciraudo e Agnelli esterni in attacco Tornani Mattesini.
Partono meglio gli 11 di casa sfruttando la velocità dei propri attaccanti che hanno un altro passo rispetto ai difensori avversari, attenti comunque con il passare dei minuti a prendere le misure e non lasciare varchi; occasioni in fotocopia da entrambi i lati con conclusioni dalla distanza che rimbalzano pericolosamente davanti ai portieri bravi a bloccare in due tempi sventando facili tap-in.
Passano i minuti e la partita si fa più equilibrata anche se non bella dal lato estetico date le continue interruzioni per fischi spesso anche troppo fiscali del direttore di gara; Angori è super nel deviare sopra la traversa una conclusione dalla distanza del numero 6 che sugli sviluppi di un calcio d’angolo conclude al volo trovando però la manona del renzinese.
Tornani sale piano piano di colpi e prima scatta bene sul filo del fuorigioco involandosi verso l’area avversaria, ma il guardalinee sbandiera bloccando l’azione, poi da vero rapinatore d’aria porta in vantaggio i suoi sfruttando l’ottimo assist di Agnelli e battendo di testa il non impeccabile portiere aretino.
La prima frazione si archivia con il vantaggio renzinese, la seconda metà si apre con alcuni cambiamenti tattici per l’Isola che porta in avanti costantemente almeno tre uomini nell’intenzione di spingere sull’accelleratore e pervenire al pareggio, ma nonostante il pallino del gioco in mano e qualche buona potenziale opportunità da palla inattiva gli ospiti non corrono particolari rischi ribattendo colpo su colpo.
Il Renzino tenta di alleggerire la pressione con le ripartenze a turno di Tornani e Mattesini, quest’ultimo reclama un fallo di mano in area su tentativo di cross non ravvisato però dall’arbitro prima di lasciare spazio a Calvani che a quel punto diviene terminale offensivo prediletto per le sgroppate in campo aperto.
Bardelli e Maccari si affidano ai propri polmoni per appoggiare l’azione offensiva ma al momento di concludere peccano di lucidità e sparano fuori.
Bartolozzi, Capecchi e poi Cateni aiutano negli ultimi minuti fornendo forze fresche alla causa, a portare a casa un risultato fondamentale in vista della volata per il finale di campionato.